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 IMBECCARE NIDACEI & ADULTI DI CANARINO

da un problema una soluzione

Imbeccare un canarino è l'ultima soluzione possibile; le motivazioni sono abbastanza semplici.

- Imprinting negativo del nidaceo.

- Si disabitua la madre dall'allevare.

- Se la madre proprio non coadiuva, occorre imbeccare i nidacei, all'incirca ogni 2 ore e questo stravolge la vita di chi deve provvedervi, ... a prescindere degli orari d'imbecco, dall'alba (all'incirca dalle 5 di mattina) al tramonto. Sarebbe utile per non morirci di sonno appresso, cambiare il loro fotoperiodo, diciamo dall'orario della nostra normale sveglia fino alla tarda sera invece che al tramonto, almeno per noi l'impegno sarà più accettabile.

- La crescita del nidaceo imbeccato a mano sarà sempre relativamente tardiva, infatti per quanto possiamo fornire alimentazione nutriente mancherà sempre l'apporto che la madre con la propria salivazione immette nel cibo fornito. Si ricorda che per i primi giorni il padre non imbecca direttamente i nidacei, ma lo fa attraverso la madre imbeccandola, la motivazione risiede proprio nell'apporto dei succhi gastrici che la madre produce; mentre il padre non produce; infatti il padre imbeccherà direttamente i nidacei esclusivamente da quando saranno un pò più grandicelli.

Si ricorda che nelle prime ore dalla nascita la madre non imbecca i nuovi nati in quanto lascia riassorbire il sacco vitellino che la natura mette a disposizione dei nuovi nati nel malaugurato caso che la nascita avvenga di notte.

Le motivazioni del mancato imbecco da parte della madre sono da ricercarsi in vari fattori, esaminiamone alcuni.

- Troppo freddo, se la temperatura esterna è rigida, la madre preferisce evitare di lasciare il nido per non farli raffreddare.

- Madre inabile, questo accade qualche volta alla prima covata in assoluto,

                  - la madre forse non è stata imbeccata dai genitori,

                 - forse è una figlia unica che non ha avuto l'imprinting alla propria nascita,

                - forse è stata messa in voliera troppo presto e non ha potuto osservare l'imbecco della successiva covata alla sua,

               - forse ha un unico figlio nel nido ed il nidaceo non riesce a stimolare con i propri movimenti la madre,

               - forse la madre non è stata abituata in precedenza al pastoncino d'allevamento,

- forse il pastoncino a disposizione non è molto gradito ..

                     - perchè poco appetibile,

                     - perchè vecchio o scaduto

                     - perchè avariato,

- Forse la madre imbecca  con altri alimenti più graditi del pastoncino fornito che è momentaneamente terminato. (normalmente fornisco pastoncino al cus cous, lo scorso anno ho iniziato a fornire la frittatina in parallelo, dopo un paio di giorni se terminava la frittatina non imbeccavano. Quest'anno fornisco con il pastoncino anche pisellini (primavera .. sono piccoli e dolci) congelati ... ora imbeccano esclusivamente con i piselli, e se terminano non imbeccano e sono costretto ad integrare a mano l'alimentazione.

- forse la madre non ha potuto sviluppare adeguatamente la muscolatura (non utilizzo di voliere per un periodo decente precedente alle cove) e l'icubazione delle uova con il poco relativo movimento ha completamente infiacchito la madre.

Normalmente sarebbe utile se la madre non imbecca, stimolare l'uscita dal nido la prima volta, quando rientrerà troverà nidacei imploranti l'imbecco e tutto si sistemerà.

Quale metodo utilizzare per far uscire la madre dal nido? la tecnica è quella " dell'insalata fujute" (FUGGITE) ... se volete potete cercare tramite un motore di ricerca  internet la celebre ricetta degli "spaghetti alle vongole fujute"

Quindi, occorre inserire nella gabbia una bella foglia d'insalata e vedrete in breve la madre uscire dal nido per farsene una scorpacciata, osservate senza intervenire, normalmente al rientro nel nido troverà svariate testoline alzate e non riuscirà a reprimere l'istinto materno ed imbeccherà la nidiata; (normalmente è sufficiente questo "avvio d'imbeccata" perchè continuino autonomamente) solo dopo che la madre si sarà sistemata nel nido dovrete togliere la foglia d'insalata, le motivazioni per cui non dovrà normalmente essere somministrata insalata per i primi 6 - 10 giorni è che:

- ad ogni imbecco la quantità possibile da ingozzare per i nidacei è abbastanza limitata e sarebbe più opportuno non riempire il gozzo di alimenti ad alto contenuto di fibre ed acqua, ma di proteine.

- l'insalata contiene alte quantità di acqua che favorisce il possibile sviluppo dell'enterite (diarrea)

Ma a volte, si possono verificare svariati casi in cui diventa indispensabile provvedere all'imbecco a mano di volatili; un esempio è il decesso della madre.

Che cosa occorre per l'imbecco:

1) una siringa da insulina chiaramente senza ago,

Predisporre una apposita siringa che ci renderà più semplice l'operazione (se rimediate una siringa da insulina tutto sarà abbastanza più semplice) in quanto essendo  di dimensioni molto ridotte avrete meno sprechi, potrete "misurare" più facilmente le quantità e sarà meno invasiva, infatti potrete vedere esattamente dove è la punta della siringa ed il becco da "centrare" ed il nidaceo si troverà di fronte qualcosa di meno "pericoloso" e quasi somigliante al becco della madre.

Un sistema per riuscire da soli a forzare l'apertura del becco è quello di ... facendo appoggiare la testa sull'indice della mano sinistra, senza fargli male, inserire la punta della siringa in bocca da un lato del becco, ma con una comune siringa l'operazione risulta essere molto difficoltosa, ho collaudato con successo che il sagomare la punta della siringa utilizzando o una lametta da barba o un taglierino rende l'operazione più facile; di seguito potete prendere visione dei tagli da eseguire sulla punta della siringa.

01_siringa_imbecco.jpg

01) Siringa da insulina opportunamente rifilata per imbecco forzato.

02_siringa_imbecco.jpg

02) Particolare della siringa da insulina opportunamente rifilata per imbecco forzato. se clikkate sulla foto vedrete la doppia rifilatura.

Un ulteriore vantaggio della forma della punta da imbecco è anche rappresentato dalla più facile possibilità di aspirare la farina da imbecco

2) della polvere da imbecco e dell'acqua tiepida.

Nel caso in cui sia indispensabile provvedere all'imbecco a mano, esistono svariate ricette, prendiamo in esame la più semplice,

Normalmente nelle uccellerie si trova in vendita della "polvere da imbecco", occorre innanzi tutto considerare la quantità da prelevare che per un nidaceo e per una alimentata sarà pari ad una puntina di cucchiaino da addizzionare a qualche goccia di acqua calda, e miscelato opportunamente, (attenzione che il primo giorno i nuovi nati devono prima assorbire il cibo rimasto nel sacco vitellino).

In sostituzione alla polvere da imbecco che normalmente è più completo e venduto a caro prezzo, può essere utilizzata della farina di semola di grano.

Per i primi giorni dalla nascita il pastoncino da imbecco deve essere abbastanza liquido, successivamente potrà essere più denso ma considerate che i nidacei non bevono da soli!

 

Come procedere ad imbeccare

Prendere dal nido l'esserino da alimentare e facedogli aprire il becco alimentarlo.

Le problematiche che si presenteranno per l'imbecco, derivano principalmente dall'età dei canarini da imboccare, esaminiamole.

I problemi che si possono presentare per i nidacei al primo imbecco a mano o per degli uccellini caduti dal nido o per I grandicelli e gli adulti è che non aprono il becco neppure ad insistere, per avviare il processo d'imbecco, si può provare a battere con la punta della siringa (senza ago) sulla parte del becco dove si unisce alla testa, quella dove si vede lla parte tenera e giallastra, ovvero dargli una goccia d'acqua sempre sulla parte tenera del becco, , per gli indigeni si può provare ad inserire un guanto nero sulla mano o qualcosa di simile (spaventa meno di una mano nuda) ma ci sarà sempre quelche individo a cui si dovrà forzare l'imbecco e se non si è abituati o in due, l'operazione risulterà difficile se non impossibile.

Filmato

relativo all'imbecco naturale di nidacei di 7 giorni.

Si può notare che i nidacei implorano l'imbecco e la madre distribuisce equamente l'imbeccata.

Durata 34 secondi - Grandezza 3.197.582 bytes

Clicca sull'immagine per visualizzare il filmato.

 

Filmato

relativo all'imbecco a mano di di nidacei 2 di 2 giorni ed 1 di 3 giorni.

Si può notare che il nidaceo non abituato deve essere sollecitato tramite "picchiettamento sul becco" in quanto la testa ha movimenti incoordinati anche perchè si stanca più facilmente.

Durata 47 secondi - Grandezza 4261.660 bytes

Clicca sull'immagine per visualizzare il filmato.

 

Filmato

relativo all'imbecco a mano di nidaceo di 7 giorni

Si può notare che il nidaceo aspetta l'imbeccata essendone abituato ed il tutto è molto più semplice in quanto la testa non ha movimenti incoordinati.

Durata 47 secondi - Grandezza  4.149.660 bytes

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Filmato

Imbocco calopsitta di 23 giorni con couscous

(Filmato 1  di 16 mega - tempo visione 1'01")

Allevatore Dony CH1891

(Attendere il caricamento del filmato --> pagina bianca)

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Filmato

Imbocco di calopsitte 23 giorni con couscous

(Filmato 2 di 36 mega - tempo visione 2'18")

Allevatore Dony CH1891

(Attendere il caricamento del filmato --> pagina bianca)

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ARGOMENTO CORRELATO : Separare i canarini

© C.I.C.L. ©  Prima edizione scheda 27/06/2008 aggiornamento 27/06/2008

 

  

 

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